1982


GP BELGIO 1982 — «Due macchine … » ELIO DE ANGELIS: «Purtroppo è inconcepibile, negli ultimi minuti di prove chi lotta per fare il tempo pensa di passare da tutte le parti. La colpa è anche delle gomme da tempo con le quali hai solo quattro giri buoni e non puoi permetterti di perderli. Sono molto addolorato per quanto capitato a Gilles. In pista, poi, ci sono troppe macchine. Noi ne avevamo chieste solo 24, ma il potere ne ha imposte 30: è assurdo!» Da Rombo n.19/1982 p.82


GIUGNO 1982 —“The silly season has begun” (“Il periodo delle indiscrezioni di mercato è iniziato”) (…) Un italiano che quasi certamente è sul piede di partenza è Elio de Angelis, anch’egli accostato alla Williams. (ndr, l’altro a cui l’articolista si riferisce è Michele Alboreto) In patria, dicono che Elio risulti il maggiore indiziato per finire in Alfa Romeo. A questo proposito, dobbiamo aggiungere che avrebbe dovuto correre lì proprio quest’anno, se Chapman avesse evitato di esercitare l’opzione, ma, alla fine, non l’ha fatto. Quando è risultato chiaro che de Angelis sarebbe rimasto alla Lotus per questa stagione, l’Alfa Romeo ha messo sotto contratto Andrea de Cesaris, come sapete, e i risultati sono stati molto soddisfacenti. Se de Angelis andrà nella scuderia italiana per il 1983, è presumibile che potrà essere Bruno Giacomelli a rimetterci il posto. Altre indiscrezioni che girano adesso? Guy Ligier vorrebbe il ritorno di Gérard Ducarouge alla Talbot-Ligier (…). Da Autosport Vol. 87 N. 13 p.4

(traduzione a cura di eliodeangelis11.wordpress.com)


GP OLANDA 1982 — “Moreno: I need more miles” (“Moreno: ho bisogno di percorrere più miglia”) (nota del presente sito: Moreno venne chiamato a sostituire Mansell, infortunatosi nel gran premio canadese) Ma ‘Bash’ (è il suo soprannome, significa “Il bassetto”) non era deluso, né la squadra era scontenta per la sua prova. “Ho proprio fatto di tutto per riuscire al meglio delle mie capacità,” ammette Roberto mentre si gusta un gelato nel motorhome della Lotus “perché il circuito gibboso mi preveniva dall’andare più veloce. Mai essere insicuri nel gestire la vettura quando si ha a che fare con i dossi. Il lungo declivio destrorso nella zona più lontana del tracciato ne ha un paio e ho dovuto alzare il piede. Elio riusciva a raggiungere gli undicimila giri motore in quarta, uscito da quel curvone giù verso la piega veloce, io mi sono fermato a 9.500. Farlo bene è molto importante per avere un tempo di rilievo. Non penso mi sarei potuto qualificare, neppure se il circuito fosse stato più pulito nella seconda giornata”. Di Bob Costanduros da Grand Prix international n.51/1982 p. 12

(traduzione a cura di eliodeangelis11.wordpress.com)


GP OLANDA 1982 — “Practice” (Sessioni di prova) (nota del presente sito: il breve scambio di battute si riferisce alle prove non cronometrate del venerdì mattina) La sessione del mattino ha visto de Angelis fare il tempo più veloce con la vettura di riserva: “Questa macchina tiene meglio la strada rispetto al telaio usato ieri” ci dice “perché quello subiva il porpoising in modo eccessivo. Questa vettura di ripiego è quella che abbiamo usato per i collaudi delle gomme un paio di settimane fa proprio qui, e che ha dato risultati molto soddisfacenti”. Da Grand Prix international n.51/1982 p. 14

(traduzione a cura di eliodeangelis11.wordpress.com)


GP GRAN BRETAGNA 1982 (Brands Hatch) — Practice (Sessioni di prova) (nota del presente sito: nelle qualifiche del venerdì Daly, ma per poco, e Rosberg si avvicendano alla testa della classifica, mentre de Angelis rimane secondo fino al termine della giornata quando Pironi, su Ferrari, e Piquet, al loro ultimo tentativo, lo scalzano da quella posizione) Interrogato in materia, de Angelis afferma: «Sono sicuro che tanto la Ferrari quanto la Brabham abbiano mandato in malora i loro rispettivi turbo verso la fine, quanto a me sono abbastanza fiducioso per il proseguio». Di Didier Braillon da Grand Prix international n.52/1982 p.25

(traduzione a cura di eliodeangelis11.wordpress.com)


GP ITALIA 1982 — “Ahead of his time” “È stato un mio errore. Stavo percorrendo il giro per il tentativo di qualificazione, solo che mi sono immesso nella Parabolica con una velocità eccessiva. Lì, dopo il punto di massima curvatura l’ho persa …” (parole di Elio circa l’incidente del venerdì). Da Autosport Vol.88 n.11 del 1982. p.15

(traduzione a cura di eliodeangelis11.wordpress.com)


"He drove racing cars with the same natural fluidity, feel and precision as he played classical music on the piano …"