Lotus 95T

Il qui presente testo è parziale, in attesa di completamento.

Allestita in via definitiva prima dell’alba del 19 dicembre 1983 e già sottoposta a una sessione fotografica della durata di due ore a Kettringham Hall, La Lotus 95T è svelata a Parigi il 20 dicembre del 1983 nella sede centrale della filiale Lotus Cars in terra gallica, nei pressi dell’Arco di Trionfo. Entra pubblicamente in azione all’inizio del mese di gennaio dell’anno seguente. Uno speranzoso Ducarouge si mostra ottimista fin dalle prime interviste, augurandosi di vedere la sua nuova creazione vittoriosa in almeno un gran premio. Monta un motore Renault “clienti” simile a quello in dotazione alla Ligier, un V6 turbo di terza generazione, revisionato – soprattutto, con attenzione alle testate, al riposizionamento dei turbocompressori e all’alloggiamento verticale dei refrigeratori – e dalle incrementate potenze. Rastremata e alleggerita rispetto alla già filante Lotus 94T, nonostante la capacità di immagazzinamento del carburante sia maggiorata di circa cinquanta litri, presenta fiancate più snelle e rimpicciolite di questa. La geometria delle sospensioni non muta granché, ma si adottano i tiranti al posto dei puntoni. Vista frontalmente le forme squadrate e le superfici ingombranti sono considerevolmente attenuate e levigate. Si avvicina al peso limite regolamentare, giacché il Kevlar è adoperato solo per la sezione centrale della carrozzeria. Compie i suoi primi collaudi, in condizioni di pista bagnata, sul circuito di Donington Park: si tratta di poche tornate, sedici per la precisione. In vista del rifornimento rapido, i serbatoi d’acqua, piazzati nella zona del sedile e lateralmente, sono dotati di una valvola di tipo aeronautico, una per ogni fianco. L’americana Goodyear prende il posto della Pirelli. Il lavoro in galleria del vento è portato avanti nel sud della Francia, in località Saint-Cyr-sur-Mer, in Provenza. All’inizio, sorgono dubbi se adottare profili alari posteriori inclinati a cascata, una scelta, poi, confermata, o quelli intravisti a fine 1983, battezzati ‘a scaffale’. Il contratto del compagno di squadra di De Angelis è rinnovato solo quando le trattative con il nordirlandese Watson si arenano definitivamente.

Sono costruiti quattro telai. Elio de Angelis utilizza la 95T/1 nelle prove collettive e private, svoltesi in vari circuiti (Rio de Janeiro, Kyalami, Le Castellet) nei primi due mesi dell’anno. Nei gran premi, la macchina svolge esclusivamente le funzioni di vettura di riserva, nei primissimi appuntamenti stagionali, venendo utilizzata in gara un’unica volta, nella corsa sanmarinese da Nigel Mansell.

Con la Lotus 95T/2 appannaggio di Mansell fin dai collaudi del Paul Ricard di inizio febbraio, al romano viene destinato, in via definitiva, il terzo telaio, tendenzialmente per la prima parte del campionato. Approntato in tempo per l’appuntamento di Rio de Janeiro a fine marzo, non passa a svolgere il ruolo di monoposto di riserva con il comparire del quarto telaio (Digione), se non in casi e per eventi eccezionali (Montreal, Detroit ed Estoril). La Lotus 95T/4, per la precisione, è costruita in soli dieci giorni ed è pronta a inizio aprile: la troviamo in pista a Zolder, nel Limburgo, fra l’undici e il dodici dello stesso mese per muovere i primi passi.

Testo © eliodeangelis11.wordpress.com

"He drove racing cars with the same natural fluidity, feel and precision as he played classical music on the piano …"