“From race to race. PROCAR: De Angelis Saves His Honour” — Grand Prix international n.6/1979

Il testo riportato qui sotto, pubblicato dalla rivista Grand Prix international, inerisce alla gara inaugurale della serie Procar, disputatasi a Zolder, nel 1979. Segue una traduzione in lingua italiana a cura del presente sito.

There were seven Formula One drivers who raced in the Procar event, despite the proximity of the Belgian Grand Prix. The race took place on the Saturday afternoon after the last Formula One qualifying session.

The series is organised by BMW with FOCA’s agreement, and is intended to allow Formula One drivers to race against other professional racing drivers. The first five drivers after Friday afternoon practice were given the chance of driving one of the BMW M1s, and they were allowed to start at the front of the Procar grid, whatever happened during the second qualifying session which immediately preceded the Procar event.’Villeneuve, Jabouille, Laffite, Regazzoni and Andretti set the five best times on Friday afternoon. However, they didn’t all drive M1s. Jabouille and Villeneuve werent’ allowed to race. Renault and Ferrari are commercial rivals of BMW and the drivers were forbidden to take part in the M1 event. Their cars were handed over to Lauda and Piquet, the next two drivers on the grid. Piquet also decided not to race.’Villeneuve, Jabouille, Laffite, Regazzoni and Andretti set the five best times on Friday afternoon. However, they didn’t all drive M1s. Jabouille and Villeneuve weren’t allowed to race. Renault and Ferrari are commercial rivals of BMW and the drivers were forbidden to take part in the M1 event. Their cars were handed over to Lauda and Piquet, the next two drivers on the grid. Piquet also decided not to race.

While these five cars will have various drivers throughout the season, various other Formula One drivers are going to participate in the series regularly. The include Hans Stuck and Bruno Giacomelli, who have regular BMW contracts and will race in all eight events. And a seventh Formula One driver was also involved in Belgium. Elio De Angelis who will drive Eddie Cheever’s car when the later is not racing in Formula Two.

Laffite, Regazzoni, Andretti and Lauda were on the first rows of the grid in front of Hottinger, best of the non-F1 crowd. Stuck and Giacomelli, shared the fourth row De Angelis was way back on the penultimate row. However, it was the latter who won the race at the end of a punishing event. Only eight cars finished, even though 17 started.

Regazzoni led at the start of the race, but Hottinger soon took over, pulling Hans Stuck up with him. The struggle between the Austrian and the German held the Belgian public’s attention. But it finished badly when the two cars crashed following a daring overtaking manoeuvre by Hans Stuck. He tried to overtake on the grass, and his car control, which he proved during the wet practice the previous evening, wasn’t enough to get him out of trouble, which was fatal for Hottinger as well.

Regazzoni, thankful for his good luck and having a great time, inherited first place, but that only lasted for one lap. De Angelis took over first place after climbing up the field. Despite a burst by Hezemans at the end of the race, the young Italian won the race.

Mario Andretti’s engine broke, as did Niki Lauda’s. A leakage caused Giacomelli’s retirement, while Laffite retired with broken suspension. “A marshal threw on an object across the track, and it stuck in my suspension. That’s crazy. I’ve complained to the organisers. If the same thing happens tomorrow during the Grand Prix, I’ll get it in the head. It seems that the Kyalami tragedy wasn’t enough” (Tom Pryce was killed when a fire extinguisher hit his helmet).

It has to be admitted that the Procar race, despite being spectacular, nevertheless suffered a few problems. Furthermore, can ask oneself what the significance of these races is, where drivers, used to the M1s, and Formula One drivers, more used to single-seaters, race against one another. Furthermore, the Formula One drivers are hardly likely to take any great risks the evening before a Grand Prix, expect, perhaps, Hans Stuck!

Having said that, and the drivers having been rewarded, the spectacle was entertaining. The public was happy, the drivers too, What more could one ask for? The next race is at Monaco.


FROM RACE TO RACE: “De Angelis difende la propria reputazione”

Sette piloti di Formula Uno erano impegnati nell’appuntamento della Procar, nonostante la vicinanza con l’impegno nel Gran premio del Belgio. La gara si è disputata nel pomeriggio del sabato, dopo l’ultima delle sessioni delle qualificazioni della Formula Uno.

Le redini di questo nuovo campionato sono nelle mani della BMW, e d’accordo con la FOCA, la competizione è pensata per permettere ai corridori di Formula Uno di gareggiare contro gli altri professionisti del volante di altre discipline. I primi cinque più veloci nelle prove del venerdì pomeriggio hanno la possibilità di mettersi alla prova di una della BMW M1, e, in più, a costoro sono riservate le prime ‘piazzole’ nella griglia di partenza nell’evento ‘Procar’, a prescindere dall’esito delle seconde qualificazioni, le quali, temporalmente, precedono immediatamente la corsa della Procar.

A imporsi fra i cinque più veloci il venerdì pomeriggio, Villeneuve, Jabouille, Laffite, Regazzoni e Andretti, ma non tutti fra questi hanno dato la loro disponibilità a sostenere l’impegno con le M1. Jabouille e Villeneve non hanno ottenuto il benestare al fine di prendere parte ai giochi. La Renault e la Ferrari sono rivali commerciali della BMW, di conseguenza ai loro alfieri è stato proibito di correre. Le macchine riservate a loro vantaggio sono state “ereditate” da Lauda e Piquet, i due che li seguivano nella classifica dei migliori tempi del venerdì. Anche Piquet ha opposto il proprio rifiuto.

Mentre queste cinque macchine saranno guidate da piloti differenti via via nel corso della stagione, altri piloti di Formula Uno parteciperanno con regolarità. Fra questi ultimi, Hans Stuck e Bruno Giacomelli, sotto contratto con la BMW a tempo pieno, intesi a correre in tutti gli otto appuntamenti. Un settimo ha avuto la possibilità di misurarsi con loro in Belgio, Elio De Angelis, pronto a mettersi al volante della macchina di Eddie Cheever ogniqualvolta questi sarà occupato nella Formula Due.

Laffite, Regazzoni, Andretti e Lauda partivano dalle prime file dello schieramento, innanzi a Hottinger, il migliore fra quelli non ‘nel giro’ della Formula Uno. Stuck e Giacomelli erano appaiati in quarta fila e De Angelis, molto attardato, prendeva il via dalla penultima. A ogni modo, era questi che si ritrovava a trionfare al termine di una gara estenuante. Abbiamo annoverato diciassette partenti, però soltanto otto vetture sono giunte a traguardo.

Regazzoni balzava davanti al segnale della partenza, ma Hottinger subentrava al comando, portando con sé Stuck. Il confronto fra l’austriaco e il tedesco appassionava il pubblico belga, eppure la lotta terminava tristemente quando i due si scontravano a seguito di una manovra di sorpasso ardita da parte di Hans Stuck. Questi aveva cercato di operare il sorpasso sull’erba, ma le capacità di controllo del mezzo, di cui aveva dato prova durante le prove bagnate del tardo pomeriggio del giorno precedente, non si erano dimostrate tali da farlo uscire incolume dal rischio assunto, incognita che si rivelava dannosa anche per Hottinger.

Il buon momento di Regazzoni, coadiuvato dalla benevola sorte, rinveniva l’apogeo quando ereditava la prima posizione, situazione perdurata per poco, solo una tornata. De Angelis carpiva la posizione davanti a tutti dopo aver risalito la china dal fondo. Nonostante le speranze di Hezemans stessero rivivendo nel finale, il giovane italiano portava, comunque, a casa il risultato.

Il motore di Mario Andretti tirava le cuoia, al pari di quello di Niki Lauda. Una perdita costringeva Giacomelli al ritiro, e anche Laffite rinunciava a proseguire, dovendo fare fronte alla rottura di una sospensione. “Qualche commissario, dal bordo della pista, ha gettato lungo il tracciato qualcosa che si è incastrato tra gli organi della sospensione. Robe da matti. Ho presentato le mie rimostranze agli organizzatori. E se accadendo un episodio identico domani durante il gran premio, venissi colpito in testa? Pare che la tragedia di Kyalami non sia servita ad alcunché” (Tom Pryce rimase ucciso quando un estintore colpì accidentalmente il suo casco).

Si deve ammettere che la gara della Procar, quantunque si sia dimostrata spettacolare, non sia stata esente da qualche pecca. Oltre a ciò, ci si potrebbe chiedere dove si rinvenga l’utilità di tali gare, dove piloti avvezzi alle M1, abbiano dovuto affrontare piloti da Grand Prix, più abituati alle monoposto. E inoltre, non è un mistero che i piloti della Formula Uno vogliano, ragionevolmente, assumere su di sé rischi contenuti la sera dianzi alla gara per loro importante, sempre, forse, che non si chiamino Hans Stuck!

Riportate anche queste considerazioni, aggiungiamo che, completatasi con la premiazione dei protagonisti, l’esibizione di contorno è stata piacevole. Il pubblico è parso soddisfatto, i guidatori pure, dunque cosa osare chiedere di più? Appuntamento a Monaco, alla prossima gara.

RISULTATI PROCAR

  1. De Angelis 33’47”80

2. Hezemans a 4’26

3. Regazzoni a 6’03

4. Kelleners a 42’49

5. Quester a 54’48

6. Lafosse a 1’19”75

7. Manhalter a 1 giro

8. Schuetz a 2 giri


ANONYMOUS (1979), “From race to race. PROCAR: De Angelis Saves His Honour”, Grand Prix international Vol. I, n. 6, pp.44-45

ANONIMO, FROM RACE TO RACE: “De Angelis difende la propria reputazione” , «Grand Prix international», Vol. I, 1979, 6, pp.44-45