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Franco Bonaventura — «Con gomme a posto vincevo!» — AUTOSPRINT N.5/1980

Tratto dal numero del settimanale Autosprint, un breve approfondimento sul pilota romano, con relativa intervista a caldo nei momenti successivi al Gran premio del Brasile del 1980. L’articolo è contenuto nel numero relativo all’approfondimento sulla gara. Elio de Angelis, in questa occasione, colse il primo podio in carriera, un secondo posto alle spalle di Arnoux. In calce, alcune battute rilasciate dal padre Giulio de Angelis. Si riporta il testo esattamente come trovasi pubblicato, tranne un’interpolazione segnalata fra parentesi.

INTERLAGOS – Era da due anni che un italiano non saliva sul podio in un gran premio di F.1, e molti di più che due italiani fossero presenti in classifica nei primi sei posti. Ambedue i nostri piloti si sono comportati da veri e maturi campioni. ELIO DE ANGELIS è stato addirittura superbo. Visto che contro le due Renault non c’era niente da fare, ha badato a contenere il consumo delle gomme guidando con perizia da campione consumato. Dopo la premiazione felice come non mai con ancora la corona d’alloro che gli cingeva il collo, così ha raccontato la sua impresa.

«All’inizio ho creduto di salvare le gomme, in quanto con il pieno di benzina era molto pesante. Poi, mano mano che si alleggeriva sono cominciato (ad) andare anche più forte, tanto che mi sono fatto sotto ad Arnoux. In molti punti della pista ero molto più veloce delle Renault, ma sul rettilineo mi prendeva circa trenta-quaranta metri. Per me non sarebbe stato un problema passarlo se le gomme davanti non si fossero deteriorate. Per quindici sedici giri ho provato a tirare guadagnando qualcosa su Arnoux e poi il problema delle gomme mi ha costretto a rallentare per cercare di non compromettere la gara che avevo fatto sino a quel momento. Ho effettuato una buona partenza riuscendo a passare al secondo giro Villeneuve, dandomi da fare nei primi giri senza rischiare molto. Non volevo assolutamente sbagliare anche perché sentivo che avrei fatto una bella gara.

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“Ecco perché sono rimasto indietro al via” – Autosprint n. 13/1984 – Gran premio del Brasile 1984

Ho fatto tutta la gara in condizioni di inferiorità tecnica con un’iniezione che mi ha causato innumerevoli problemi.

Le prime tornate del Gran premio del Brasile 1984 ©DPPI

L’articolo d’origine è pubblicato senza immagini. Qui sono inserite a mero scopo illustrativo, sempre prestando risalto a quanto scritto nella pagina “Contenuti del sito e contatti” del presente sito. I caratteri in grassetto e gli stampatelli del testo sono inseriti a fedele riproduzione dell’originale.

RIO DE JANEIRO – Dopo essere stato il grande protagonista delle prove, De Angelis ha saputo riscattare con un gran finale una situazione che ad un certo punto non stava premiando tutti i suoi sforzi: «Al via ho avvertito subito che avrei avuto dei problemi con il motore. Non è vero che sono partito male, è che subito ho avuto problemi con il “boost” dovuto al cattivo funzionamento dell’iniezione. Ho fatto tutta la gara in condizioni di inferiorità tecnica con un’iniezione che mi ha causato innumerevoli problemi. Dovevo accelerare pianissimo all’uscita delle curve perché altrimenti la benzina non passava».

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Giancarlo Cevenini — “De Angelis debutta su Tyrrell in Canada” — Autosprint n.40/1978

Autosprint n. 40/1978 p.35

Nell’articolo riportato qui sotto, si accenna ad un quasi certo ingaggio di De Angelis da parte della Tyrrell per il Gran premio del Canada 1978. Si ipotizzò, infatti, che, già dall’evento di Watkins Glen, Ken Tyrrell fosse in procinto di schierare tre vetture ufficiali; seguirà un altro articolo, tratto dal numero successivo del settimanale, nel quale venne avallata, sulla base di alcune voci, aventi una solida consistenza all’epoca, la considerazione che l’italiano sarebbe potuto diventare un corridore titolare nella scuderia del “boscaiolo”, in vista dell’intera stagione 1979. Nello stesso numero, inoltre, trova luogo un’altra speculazione, vale a dire la creazione di una ipotetica scuderia satellite da parte della Lotus, sempre in ottica 1979, con Keegan, Rebaque e Jarier in qualità di piloti. Elio de Angelis sarà ingaggiato proprio alla fine del 1979 da Colin Chapman. Circa il contratto con la Tyrrell, il presente sito ha pubblicato un articolo tratto dalla rivista “Grand Prix international”, in cui Elio de Angelis, a precisa domanda, tratta diffusamente l’argomento dell’accordo con Ken Tyrrell. Nel dicembre 1978, De Angelis citerà in giudizio il costruttore inglese, il quale, all’inizio del 1979, affronterà seri problemi nel reperire i finanziamenti necessari a terminare la stagione, facendo correre le proprie vetture con una livrea spoglia per qualche gara, fino a quando l’italiana Candy deciderà di offrire il proprio aiuto.

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WATKINS GLEN – Conferme e colpi a sorpresa fra una discussione e l’altra sull’ “affare Patrese”, nel mercato piloti.

La più ghiotta è quella che riguarda REUTEMANN che non ha ancora firmato il contratto definitivo con la LOTUS per non aver portato ancora i 300.000 dollari promessi. Potrebbero avvenire dei colpi a sorpresa se l’argentino non porterà il denaro nei termini contrattuali e potrebbe addirittura perdere il posto. In Canada dovrebbe debuttare ELIO DE ANGELIS sulla terza TYRRELL. Il romano avrebbe firmato anche un contratto per tutto il ’79. Egli figura con un contratto personale ma per il suo lancio Tyrrell si sarebbe garantito la bella cifra di 800.000 di lire. La Tyrrell è al centro di tante voci: la prima riguarda lo sponsor Elf che non le darebbe più il suo appoggio il prossimo anno e Tyrrell avrebbe trovato anche grazie a Stewart uno sponsor di primaria importanza quale la rete ABC, la più grande del mondo , che sarebbe quella ad aver permesso l’operazione De Angelis. Sempre Tyrrell in prima linea con il suo accanimento a non voler lasciare libero PIRONI, sperando in questo modo di avere i soldi Elf. Il quale Pironi è molto ben visto alla Renault e dovrebbe fare la seconda guida a Jabouille. WATSON è stato “venduto” alla McLaren da Ecclestone, che ha fatto così un doppio affare guadagnando sull’irlandese e prendendosi la notevole “dote” di PIQUET, oltre a 500.000 dollari. Alla SHADOW, se Villinger sarà disposto il prossimo anno a sborsare una notevole somma per fare una macchina competitiva (si dice ben un miliardo e mezzo), REGAZZONI potrebbe rimanere, e andrebbe come tecnico anche Caliri che abbandona la Coopersucar.

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