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“DE CESARIS 15 anni Campione d’inverno” — Autosprint n.10/1975

Questo è il resoconto della quinta e ultima prova del Trofeo Campioni, disputatasi a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, sulla “Pista d’Oro” il 23 febbraio 1975. Le gare erano riservate alle due categorie della classe 125cc. e alle tre categorie della classe 100cc. Nella stessa giornata, a Reggio Emilia, sulla “Pista Tricolore”, si dava inizio alla stagione kartistica dell’Italia settentrionale, con piloti come Giuseppe “Beppe” Gabbiani in lizza. La baronessa Giunti è la madre del compianto Ignazio Giunti. Le classifiche relative alle gare non sono disponibili.

ROMA – La quinta prova ha messo fine sulla pista romana al tormentato 8. Torneo dei Campioni.

Vincitore assoluto è risultato il giovanissimo Andrea De Cesaris, che si fregia così del titolo di Campione d’Inverno. Mai vittoria è andata ad un pilota così meritevole anche perché, oltre a tener d’occhio le classifiche delle altre classi e categorie, nell’ambito della sua ha dovuto rintuzzare l’offensiva di un altro pilota di valore quale Roberto De Angelis. De Cesaris ha accoppiato alla sua classe innata una calma olimpica, un senso tattico da sbalordire e tanta umiltà, motivi che fanno di lui uno dei giovanissimi di gran valore agonistico. Il suo avversario non è stato da meno, prendendosi il lusso della vittoria della giornata anche perché al vincitore assoluto bastava la seconda posizione nella gara conclusiva per chiudere in bellezza. Il piccolo Emanuele Pirro che aveva probabilità di vincere l’assoluta sia pure a pari punti con il vincitore, è mancato per fattori tecnici proprio all’ultima prova, annullando così le sue fatiche precedenti.

Mancato Elio de Angelis, nella prima categoria, la classifica assoluta vede primo Fabio Patuelli, meritatamente, seguito da Galli. La classe 125 2. categoria ha avuto in Giampaolo Melonaro il mattatore delle cinque prove, tanto da riuscire ad occupare la seconda posizione della classifica assoluta di tutte le categorie e classi. La sua scalata è stata progressiva e continua, anche se ha trovato nel romano Todini un avversario ostico e dotato di tanta tenacia.

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“Domina a ROMA NECCHI esordiente 125” — Autosprint n.8/1975

Questo è il resoconto della quarta prova del Trofeo dei Campioni, disputatasi a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, sulla “Pista d’Oro” il 9 febbraio 1975. Le gare erano riservate alle due categorie della classe 125cc. e alle tre categorie della classe 100cc.

ROMA – La quarta prova del Torneo romano, all’apice dei valore della classe 100cc. di prima categoria, doveva essere tutta di sapore tecnico, perché è evidente che una disparità di valore nei mezzi sacrifica l’individuale classe del conduttore relegandolo in posizioni di rincalzo negli arrivi. Necchi, Cheever, De Angelis, Gabbiani e Rovelli, tanto per parlare dei più rappresentativi in attesa del rientro di Gorini ancora da cartellinare, sono normalmente in un fazzoletto agli arrivi, ma quando fra loro si osservano delle distanze inusitate, è tutto un fattore di avanzata preparazione e di netta supremazia tecnica.

Con queste premesse la giornata si è snodata con meno verve, anche se si è registrata la novità di Piero Necchi esordiente nella classe 125 con il mezzo della BM che così debutta ufficialmente nella classe con il cambio.

I tempi di Necchi, al suo esordio nella nuova classe, sono da capogiro e sinora mai fatti registrare neanche dallo stesso Baroni. Sono all’orizzonte motivi nuovi per la classe con cambio, specie se la Casa piacentina darà corso alle premesse costruttive.

Veniamo alle gare. Si comincia con la mutilata prima categoria della classe 100cc. Sin dalla partenza è capofila Elio De Angelis e tale resta fino alla fine. È vivace la lotta ed agonisticamente tesa la seconda categoria. Il duello è tra Andrea De Cesaris, del Team Marlboro, e Roberto De Angelis. Va subito in testa De Cesaris e il suo vantaggio giro per giro tanto aumenta da diventare incolmabile.

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“GOLDSTEIN rinuncia al confronto” — Autosprint n. 6/1975

Questo è il resoconto della terza prova del Trofeo Campioni, disputatasi a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, sulla “Pista d’Oro” il 26 gennaio 1975. Le gare erano riservate alle due categorie della classe 125cc. e alle tre categorie della classe 100cc. Il belga François Goldstein, specialista della disciplina kartistica, si laureò cinque volte campione del mondo, l’ultima volta nel 1975, proprio ai danni di Elio de Angelis.

ROMA – Francois Goldstein, dopo il suo passaggio con armi e bagagli nel clan della BM, presente a Roma per iniziare a prendere confidenza con i nuovi mezzi e da diversi giorni in allenamento sulla pista romana, era il motivo d’attrazione non certo sportivo, della terza prova dell’ottavo Torneo dei Campioni. Poi però il belga, constatato che i suoi tempi, malgrado ogni predisposizione dei suoi nuovi datori (non certo di lavoro) di motori e telai non sfioravano i migliori degli stessi alfieri della BM, ha preso il primo vagone letto per Bruxelles.

Mancato questo motivo, ripetiamo solo da riscoperta soubrette, ne è intervenuto uno di base, cioè le condizioni atmosferiche che con una pioggerella ed un’aria sciroccale da fastidio, ha reso il tracciato romano di una viscida scorrevolezza da far venire alla ribalta piloti che con il «manico» ci sanno fare. È il motivo agonistico che ci fa trovare all’apice delle classifiche della tormentata giornata Lele Pirro, nella terza categoria, Luigi Giannini nella 125 prima categoria, e Andrea De Cesaris.

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“Poco edificante BEFANA dei «Campioni»” – Autosprint n.3/1975

Un resoconto, tratto dal settimanale Autosprint, della prima e della seconda prova del “Trofeo dei Campioni”, disputatesi in due giornate distinte all’inizio del nuovo anno, il 5 e il 6 gennaio 1975 nell’Autodromo Pista d’Oro, a Guidonia Montecelio. Le gare erano riservate alle due categorie della classe 125cc. e alle tre categorie della classe 100cc. Sono citati i tre fratelli de Angelis, vincitori, nella loro classe, delle gare della prima giornata. Altri nomi, familiari al grande pubblico, trovano menzione.

ROMA – La pista d’Oro di Roma, con due giornate consecutive di gare, ha dato l’avvio al suo tradizionale e classico Trofeo dei Campioni giunto alla sua ottava edizione, aprendo anche la stagione agonistica ’75 con la presenza di un foltissimo lotto di piloti proveniente da tutta Italia per una iniziale presa di contatto. Le attese erano tante e, particolarmente i primi sussulti dei propulsori di recente omologazione hanno tenuto banco, anche se non è sfuggito il debutto di un nuovo telaio della Birel ai suoi primi collaudi. Le decisioni infine del Consiglio Federale sull’utilizzo dei piloti per la rappresentativa nazionale hanno determinato già un vespaio. Tutti si sentono candidati e tanto è un bene, ma è dannoso, a nostro parere, pretendere di farne parte quando ancora i valori, la preparazione tecnica e sportiva è agli allori, e nulla di positivo per il momento è trapelato. La presenza massiccia della Scuderia Sirio, che sta determinando, se non l’ha già determinato, un nuovo modo di fare karting all’apice dei valori della prima categoria, facendo da frusta a tutto l’ambiente, ha fatto chiaramente capire agli avversari che la trita polemica a nulla vale, è oramai acqua passata e non macina più, ma ben altro in preparazione, in serietà professionale, in oculata conduzione occorre per erigersi ad avversario continuo e non da fuoco fatuo. Veniamo alle gare delle due giornate.

Recital della classe 125cc. il 5 gennaio e tripletta di vittorie dei De Angelis, Elio, Roberto e Andrea, i tre fratelli terribili nella prima romana. Una classe, la 125, in continua ascesa ed una preoccupante flessione di presenze della classe 100cc. Una flessione, specie quella della terza categoria, che deve far riflettere i reggitori dell’attuale FIK. Sembra di vivere con questo Consiglio l’era del centrosinistra irreversibile.

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