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“La «Festa dei Campioni K»” — Autosprint n.8/1975

FIK = Federazione Italiana Kart. Elio de Angelis si era laureato campione italiano kart per la classe 100 nella stagione 1974.

La «Festa dei Campioni K» si svolgerà il 1. marzo all’Hotel S. Marco di Pontetaro, in provincia di Parma. L’ appuntamento è fissato per le ore 21. Viene indetta dalla FIK, che in tal modo intende ricordare con attestati di riconoscenza e di merito quanti hanno contribuito con prestazioni agonistiche di particolare valore e con apporti organizzativi e finanziari ad esaltare la complessa attività del karting nazionale.

In quell’occasione saranno premiati con diploma e distintivo d’onore Riccardo Patrese, campione mondiale 1974, Felice Rovelli, campione mondiale junior 1974, Paola Marchetti, vincitrice della Coppa Europa Dame 1974; i componenti la squadra azzurra vincitrice del Campionato d’Europa, e cioè Piero Necchi, Riccardo Patrese ed Edy (ndr Eddie) Cheever, i campioni italiani Giuseppe Gabbiani, Elio De Angelis, Gianfranco Baroni, Roberto De Angelis, Luigi Giannini, le Scuderie BM Piacenza e Tricolore di Reggio di Emilia, vincitrici del campionato italiano scuderie per le classi 100 e 125, la BM Motori Piacenza campione marche, la Iame per il motore campione del mondo, la Birel per il telaio campione del mondo e il capo della squadra azzurra Marco Mereghetti.

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“Poco edificante BEFANA dei «Campioni»” – Autosprint n.3/1975

Un resoconto, tratto dal settimanale Autosprint, della prima e della seconda prova del “Trofeo dei Campioni”, disputatesi in due giornate distinte all’inizio del nuovo anno, il 5 e il 6 gennaio 1975 nell’Autodromo Pista d’Oro, a Guidonia Montecelio. Le gare erano riservate alle due categorie della classe 125cc. e alle tre categorie della classe 100cc. Sono citati i tre fratelli de Angelis, vincitori, nella loro classe, delle gare della prima giornata. Altri nomi, familiari al grande pubblico, trovano menzione.

ROMA – La pista d’Oro di Roma, con due giornate consecutive di gare, ha dato l’avvio al suo tradizionale e classico Trofeo dei Campioni giunto alla sua ottava edizione, aprendo anche la stagione agonistica ’75 con la presenza di un foltissimo lotto di piloti proveniente da tutta Italia per una iniziale presa di contatto. Le attese erano tante e, particolarmente i primi sussulti dei propulsori di recente omologazione hanno tenuto banco, anche se non è sfuggito il debutto di un nuovo telaio della Birel ai suoi primi collaudi. Le decisioni infine del Consiglio Federale sull’utilizzo dei piloti per la rappresentativa nazionale hanno determinato già un vespaio. Tutti si sentono candidati e tanto è un bene, ma è dannoso, a nostro parere, pretendere di farne parte quando ancora i valori, la preparazione tecnica e sportiva è agli allori, e nulla di positivo per il momento è trapelato. La presenza massiccia della Scuderia Sirio, che sta determinando, se non l’ha già determinato, un nuovo modo di fare karting all’apice dei valori della prima categoria, facendo da frusta a tutto l’ambiente, ha fatto chiaramente capire agli avversari che la trita polemica a nulla vale, è oramai acqua passata e non macina più, ma ben altro in preparazione, in serietà professionale, in oculata conduzione occorre per erigersi ad avversario continuo e non da fuoco fatuo. Veniamo alle gare delle due giornate.

Recital della classe 125cc. il 5 gennaio e tripletta di vittorie dei De Angelis, Elio, Roberto e Andrea, i tre fratelli terribili nella prima romana. Una classe, la 125, in continua ascesa ed una preoccupante flessione di presenze della classe 100cc. Una flessione, specie quella della terza categoria, che deve far riflettere i reggitori dell’attuale FIK. Sembra di vivere con questo Consiglio l’era del centrosinistra irreversibile.

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Elio de Angelis firma per Brabham – “La Repubblica” – 10 Dicembre 1985

UFFICIALE: DE ANGELIS E PATRESE SU BRABHAM NELL’ 86

ESTORIL – Elio De Angelis e Riccardo Patrese sono i due piloti della Brabham per l’ 86. L’ accordo è stato ufficializzato ieri proprio mentre la scuderia inglese insieme alle altre gommate Pirelli scendeva in pista per una serie di prove. Insieme a Brabham, Toleman e Ligier e Minardi, hanno provato anche Williams, Ferrari, McLaren, Lotus. Questi i tempi ottenuti ieri: 1) Piquet (Williams) 1.20.71; 2) Prost (McLaren) 1.20.82; 3) Senna (Lotus) 1.21.19; 4) Patrese (Brabham) 1.21.41; 5) Fabi (Toleman) 1.21.45; 6) De Angelis (Brabham) 1.21.92; 7) Laffite (Ligier) 1.21.94; 8 ) Thackwell (Williams) 1.22.65; 9 ) Johansson (Ferrari) 1.23.39; 10) Nannini (Minardi) 1.29.16; 11) Martini (Minardi) 1.32.81; 12) Palmer (Zakspeed) 1.38.38. Le prove continueranno fino a venerdì prossimo. Insieme ai piloti che hanno provato ieri scenderanno in pista anche Alboreto, Rosberg, e forse Arnoux che vorrebbe provare la Ligier.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/12/10/ufficiale-de-angelis-patrese-su-brabham-nell.html

“Alboreto, Patrese e quell’anno magico” – La Repubblica” – 24 Maggio 2004

Alboreto, Patrese e quell’anno magico

MONTECARLO – «Bella eh? Prova a toccarla». Seguii l’invito di Michele Alboreto e con le dita feci toc toc sulla statua del Marc’Aurelio. Simile in tutto a quella che sta a Roma, ma più bella, splendente. La statua era di plastica. Scoppiammo tutti a ridere. Eravamo in un famoso albergo di Las Vegas dove nel pomeriggio di quel settembre 1982 Michele aveva vinto il suo primo Gran premio che si era svolto su un circuito ricavato coi birilli nel parcheggio dell’ albergo. Era tutto finto, statue, pezzi da museo, capolavori, forse anche il Gp era finto ma figura ancora oggi negli annuari di questo sport e l’aveva vinto Michele. Fu un anno memorabile per i colori italiani. L’ inno di Mameli, che allora in patria non si usava suonare, diventò quasi un ritornello nel mondo della F.1. Oggi ci mettiamo anche la mano sul cuore ed è già un notevole progresso. Ma allora molti stranieri ci chiesero: «Che cos’è?». Prima di Alboreto a far vibrare le corde patriottiche era stato Riccardo Patrese. Proprio qui a Montecarlo dove a consegnargli la coppa di rito fu un principe Ranieri ancora giovane e con i capelli neri. Patrese aveva tre ragazze allora, tutte belle, tutte note, tutte simpatiche. Poi ne sposò una che per molti anni lo accompagnò sui circuiti, forse perché conosceva bene i suoi polli. Tre donne intorno ad un pilota non rappresentano una situazione di facile gestione, ma Riccardo vinse e fu un tripudio. Poi fu il turno di Elio De Angelis, romano, una gran signore, quello che una volta si sarebbe detto un gentiluomo. Un’altra classe. La sera del trionfo a Imola fece sgombrare l’albergo e apparecchiò una grande tavola, poi ogni volta che incontrava qualcuno che conosceva lo invitava a cena. Una serata memorabile. Continua a leggere “Alboreto, Patrese e quell’anno magico” – La Repubblica” – 24 Maggio 2004

1985 Mercato – “Brabham Tricolore”

Fonte Autosprint n.35 Anno 1985

Si ringrazia cordialmente “Gio66” per la segnalazione

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Rosberg alla Mclaren e Piquet alla Williams hanno innescano una grande girandola. Sulla piazza ci sono poi i due piloti della Renault, in smobilitazione, ed il rientrante Arnoux che dovrebbe andare alla Ligier. De Cesaris intanto a Monza sarà a fianco di Nelson Piquet.

Zandvoort– Alle 19.15 di venerdì scorso, nella stanza 308 del Bowens Hotel di Zandvoort, Bernie Ecclestone ed Elio de Angelis hanno firmato un compromesso che li lega per la prossima stagione in una squadra tutta italiana dove Elio si troverebbe a far coppia nientemeno che con Riccardo Patrese che farebbe così il suo ritorno dopo due anni trascorsi all’EuroRacing (Alfa Romeo). Continua a leggere 1985 Mercato – “Brabham Tricolore”

David Malsher — “Riccardo Patrese” — MotorSport settembre 2001

Il ricordo di Patrese circa gli eventi delle prove che si tennero sul circuito Paul Ricard di Le Castellet nel 1986, tratto da una intervista pubblicata sul mensile MotorSport. La traduzione in italiano è a cura del presente sito.

Riccardo corse fra braccia di Ecclestone nuovamente nel 1986, per guidare l’avveniristica e bassissima BT55, un regalo d’addio di Gordon Murray prima dell’approdo di questi in  McLaren. Riccardo, come tutti gli altri, fu molto impressionato quando vide per la prima volta la vettura,  ma l’incanto si spezzò dopo che ebbe iniziato a guidarla. “Non era il massimo stare praticamente sdraiati a terra con milletrecento cavalli dietro al collo. Non ho idea di come sia riuscito a fare il sesto tempo a Montecarlo!”

Subito dopo la gara monegasca c’era in programma una sessione di prove al circuito Paul Ricard. “Avrei dovuto parteciparvi, ma Elio (DeAngelis ndr) chiese espressamente di condurre lui i collaudi. Il giorno della sua morte fu il peggiore della mia carriera. Altri piloti erano deceduti durante i miei anni trascorsi in Formula Uno ma un compagno di squadra era qualcosa di diverso, stavo male nell’anima. Ecclestone mi consolava, io mi limitavo a tirare avanti”.

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