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Nigel Roebuck — “Ayrton Senna by Alain Prost” — MotorSport, ottobre 1998

L’intervista, a cura di Nigel Roebuck, è stata pubblicata nel mensile MotorSport, nel numero di ottobre dell’anno 1998. Qui di seguito, non viene riportato il testo in inglese, ma viene offerta una traduzione integrale a cura del presente sito. Molti dei fatti a cui l’articolo si riferisce sono accaduti dopo il 1986, e per giunta non viene fatto riferimento alcuno a De Angelis. Come si spiega l’inserimento di un siffatto articolo all’interno di questo sito? Prost e Senna sono state due figure chiave nella Formula Uno in cui De Angelis ha corso, in particolar modo in quella che si può definire la seconda parte della carriera dell’italiano.

“A dire il vero, trovo un po’ di difficoltà a parlare di Ayrton e non solo perché lui ora non è più fra noi. Sai, era alquanto diverso, tanto, da qualunque altro pilota o persona io abbia incontrato nella mia vita …”.

Parlandone ora, a più di cinque anni dalla sua scomparsa, Alain Prost si trova in una posizione invidiabile, perché i due, nell’immaginario comune, vengono sempre ricordati assieme, nel bene o nel male. L’uno il compendio dell’altro, indiscutibilmente i migliori della loro epoca. Si dia il caso che Prost, quando c’era Senna contro cui lottare per la vittoria, non ha potuto vincere sempre e il francese questo lo sa bene. In tutta franchezza, qualcuno potrebbe affermare che, Ayrton vivo, Alain andasse imbastendo una campagna denigratoria verso il brasiliano. In molti non lo hanno amato e, anzi, lo hanno diffamato per avere osato criticare chi, oramai, in vita andava diventando un’icona senza eguali, una figura attorniata da un’aurea di leggendarietà.

“Già, si tratta dell’unico motivo che mi ha sempre reso restio nel parlarne” –  specifica Prost – “All’epoca della sua morte, pensai di avere appena perso una parte di me, un qualcosa, che fino a quel momento avevo sentito come mio proprio, aveva imboccato una strada separata, per sempre. Non avrei potuto fare nulla per impedirlo. Dico questo, giacché le nostre carriere sono state indissolubilmente legate assieme e questo mio pensiero non era recondito, ma si stagliava distintamente al cospetto dei miei più lucidi ragionamenti. Lo pensavo veramente e sapevo anche che molte persone avrebbero storto il naso, credendo che gran parte delle belle parole che avrebbero potute essere state spese nelle mie eventuali dichiarazioni sarebbero state interpretate, come di circostanza. Beh, tutto quello che posso fare è tentare di risultare credibile nell’esporre i miei convincimenti, le mie idee per far risaltare la mia sincerità il più possibile.”

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“Libere GP Europa 1984 (Nurburgring)” – La Repubblica – 7 Ottobre 1984

PROVE SUL BAGNATO LAUDA NON SI MUOVE

NURBURGRING – Un bel calcio sferrato ad un fotografo da Stefano Casiraghi, marito di Carolina Grimaldi principessa di Monaco, è stato ieri l’ unico avvenimento che ha movimentato la grigia giornata della Formula Uno sulla nuova pista del Nurburgring. “Carolino”, come lo hanno ormai soprannominato, è un po’ irrequieto. L’ altro ieri è caduto su uno di quei motoscafoni che partecipano a Viareggio al mondiale off-shore e pare che abbia riportato escoriazioni al viso. Ieri era al Nurburgring in visita quasi ufficiale a giudicare dalla corte di dignitari al suo seguito. E così dentro i box della Brabham appena è comparso un gruppetto di fotografi francesi alti e grossi è partita la reale pedana che, seguita da una raffica di spintoni, ha ricacciato gli intrusi al di là della saracinesca che è stata prontamente chiusa. Come se non bastasse anche Stephanie, la sorella piccola di Caroline, comincia a pinneggiare tra i piloti creando non poco trambusto. Prima arrivava accompagnata dal figlio di Jean Paul Belmondo e fin qui nulla da dire, ma poi qualche settimanale ben informato l’ ha sorpresa in auto con Alain Prost e le foto hanno girato mezzo mondo. E così le illazioni ora si sprecano anche perchè mentre il cognato combatteva coraggiosamente contro i fotografi lei se ne stava due box più in là a parlottare gioiosamente con il buon Alain. E a molti è venuto in mente che già lo scorso anno Prost si giocò il mondiale, tra i tanti motivi, anche perché frastornato da una vicenda amorosa proprio nel momento in cui la lotta con Piquet per il titolo mondiale avrebbe richiesto ben altra concentrazione e determinazione. Di qui a supporre che anche quest’ anno il destino (chiamiamolo così) possa giocare identici scherzi al francese, il passo è breve come si può facilmente immaginare.

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“Fu solo cinema” – GP San Marino 1985

– “Cosa dice il debimetro ?”
– “Che mancano almeno dieci chilomentri”
– “Era fredda la ‘benza’?”
– “Una granita”
– “Mmmhh …”
– “Quante volte il debimetro ha sbagliato?”
– “Mai di così tanto”
– “Facciamolo ridurre”
– “Prima deve passare in testa, han detto così”
– “Adesso c’è!”
– “Adesso è tardi”
– “Dai che ce la fa …”
– “Ci crede veramente?”
– “No, ma sperare non costa nulla”

Il lunedì dal Vecchio io non ero stato convocato.
Lui disse: – “A sapere che Prost sarebbe stato squalificato, saremmo riusciti ad arrivare davanti ad Elio?”


Silenzio.


Aggiunse: – “E’ stato bello lo stesso. Dopotutto, siamo stati in buona compagnia ‘a secco’. Ed Elio è un bravo ragazzo”.

Non so se sia vero, ma a me l’han raccontata così …
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L’autore del sito ringrazia vivamente “P.”

“La Repubblica” 15-16-17 Maggio 1986

Quattro articoli del quotidiano nazionale “La Repubblica” sulla vicenda del Paul Ricard. Si ringrazia l’archivio storico del sito “repubblica.it”

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DE ANGELIS GRAVISSIMO

MARSIGLIA – Un volo improvviso a 270 all’ ora, una serie di giravolte nell’aria e il tonfo finale tra le fiamme. Questo l’impressionante incidente di cui è rimasto vittima ieri mattina nel circuito del Paul Ricard il pilota italiano della Brabham Elio De Angelis di 28 anni ricoverato in condizioni gravissime all’ ospedale di Marsiglia. De Angelis, sceso in pista alle 11, aveva compiuto alcuni giri senza segnalare difficoltà ai tecnici della scuderia. Un quarto d’ora dopo, alla curva della “Vetreria”, una S subito dopo il traguardo, il tragico volo che così è stato ricostruito dall’unico testimone presente, il giornalista canadese Christian Tortora. “All’improvviso ho visto la macchina decollare e dopo un volo di circa 200 metri andare a picchiare sul guard rail, rimbalzare di nuovo in aria per finire sull’asfalto rovesciata una cinquantina di metri più in là”. “I primi a fermarsi subito – continua Tortora – sono stati Prost, Laffite, Jones e Rosberg che scesi dalle loro vetture con gli estintori in mano li hanno scaricati sulla macchina di Elio in fiamme. De Angelis era intrappolato sotto la carcassa. Prost non ha esitato a tuffarsi tra le fiamme per cercare di tirare fuori Elio, ma non c’era niente da fare. Mentre i piloti andavano in cerca di altri estintori per domare il rogo, il serbatoio di carburante della Brabham è esploso appiccando il fuoco perfino ad un pino che costeggia il circuito in quel punto. Quando sono arrivati i soccorsi e finalmente l’incendio è stato spento, tutti hanno cercato di tirare fuori il pilota, dopo aver raddrizzato la vettura ma c’è voluto molto tempo”. “Il medico ha subito sentito il polso di Elio – continua Tortora – e ha detto “è finita” aggiungendo poi “tentiamo il tutto per tutto”. Continua a leggere “La Repubblica” 15-16-17 Maggio 1986

1985 Mercato – “Brabham Tricolore”

Fonte Autosprint n.35 Anno 1985

Si ringrazia cordialmente “Gio66” per la segnalazione

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Rosberg alla Mclaren e Piquet alla Williams hanno innescano una grande girandola. Sulla piazza ci sono poi i due piloti della Renault, in smobilitazione, ed il rientrante Arnoux che dovrebbe andare alla Ligier. De Cesaris intanto a Monza sarà a fianco di Nelson Piquet.

Zandvoort– Alle 19.15 di venerdì scorso, nella stanza 308 del Bowens Hotel di Zandvoort, Bernie Ecclestone ed Elio de Angelis hanno firmato un compromesso che li lega per la prossima stagione in una squadra tutta italiana dove Elio si troverebbe a far coppia nientemeno che con Riccardo Patrese che farebbe così il suo ritorno dopo due anni trascorsi all’EuroRacing (Alfa Romeo). Continua a leggere 1985 Mercato – “Brabham Tricolore”

Vittorio Gargiulo — 6 Maggio 1978 – Montecarlo F3 – “De … Diavolis si sfoga” — Autosprint n.19/1978

Tripletta da tris all’italiana: ne ha fatto le spese Gaillard

Principato di Monaco: cala il sipario sullo scenario di Monaco con la premiazione, al termine della cena di gala alla presenza di tutti i piloti invitati dopo le loro fatiche. Faceva gli onori di casa Jackie Stewart, che ha lavorato alacremente in questi giorni per la televisione americana che lo manda a seguire tutti i gran premi. Tra l’altro ha realizzato anche un filmato veramente dal vivo, infilandosi inspiegabilmente nel bel mezzo del lotto durante una sessione ufficiale di prove, al volante di una Tyrrell 008 dotata di cineprese installate alle sue spalle. Stewart naturalmente ha presentato Depailler, che ora ha preso il suo posto nel team Tyrrell, ma forse per la stanchezza in sede di premiazione si è dimenticato di chiamare Elio de Angelis a ritirare il suo premio per la vittoria della gara di F3. De Angelis tra l’altro si è dovuto immediatamente dopo infilare in macchina per correre a Fiorano per le prove della Chevron con il motore “Dino” di F2 che probabilmente non porterà a Pau, per la prossima gara del campionato Europeo, per meglio essere pronto per la prima gara italiana della serie che si correrà al Mugello il 28 di questo mese.

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