“Libere GP Europa 1984 (Nurburgring)” – La Repubblica – 7 Ottobre 1984

PROVE SUL BAGNATO LAUDA NON SI MUOVE

NURBURGRING – Un bel calcio sferrato ad un fotografo da Stefano Casiraghi, marito di Carolina Grimaldi principessa di Monaco, è stato ieri l’ unico avvenimento che ha movimentato la grigia giornata della Formula Uno sulla nuova pista del Nurburgring. “Carolino”, come lo hanno ormai soprannominato, è un po’ irrequieto. L’ altro ieri è caduto su uno di quei motoscafoni che partecipano a Viareggio al mondiale off-shore e pare che abbia riportato escoriazioni al viso. Ieri era al Nurburgring in visita quasi ufficiale a giudicare dalla corte di dignitari al suo seguito. E così dentro i box della Brabham appena è comparso un gruppetto di fotografi francesi alti e grossi è partita la reale pedana che, seguita da una raffica di spintoni, ha ricacciato gli intrusi al di là della saracinesca che è stata prontamente chiusa. Come se non bastasse anche Stephanie, la sorella piccola di Caroline, comincia a pinneggiare tra i piloti creando non poco trambusto. Prima arrivava accompagnata dal figlio di Jean Paul Belmondo e fin qui nulla da dire, ma poi qualche settimanale ben informato l’ ha sorpresa in auto con Alain Prost e le foto hanno girato mezzo mondo. E così le illazioni ora si sprecano anche perchè mentre il cognato combatteva coraggiosamente contro i fotografi lei se ne stava due box più in là a parlottare gioiosamente con il buon Alain. E a molti è venuto in mente che già lo scorso anno Prost si giocò il mondiale, tra i tanti motivi, anche perché frastornato da una vicenda amorosa proprio nel momento in cui la lotta con Piquet per il titolo mondiale avrebbe richiesto ben altra concentrazione e determinazione. Di qui a supporre che anche quest’ anno il destino (chiamiamolo così) possa giocare identici scherzi al francese, il passo è breve come si può facilmente immaginare.

La pioggia intanto costringe tutti i piloti a prendere il via secondo l’ ordine dell’ altro ieri. E quindi oggi vedremo Piquet-Prost in prima fila (per Piquet si tratta della ottava pole position che gli ha fruttato finora di premi otto Vespe e 24 mila dollari) Tambay-Rosberg in seconda fila e le due Ferrari di Alboreto e Arnoux in terza fila. Sarà difficile invece vedere sul video Niki Lauda perchè in genere le telecamere non arrivano fin laggiù pur con i loro potenti obiettivi. E per Niki partire oggi in ottava fila sarà un vero calvario Niki che strategia adotterai, gli abbiamo chiesto tutti? “Io essere nella merda, non so cosa fare: se piove io può fare molto perché io veloce con pioggia, ma se piove io non vede niente con quattordici macchine davanti. Se non piove meglio, ma allora difficile rimontare tante macchine. Io so una sola cosa purtroppo: che dovrò correre come un pazzo”.
Questo sarà il tema di fondo del Gran Premio d’ Europa, penultima prova del mondiale che si corre oggi in Germania. Lauda ha 10 punti e mezzo di vantaggio su Prost ma se quest’ ultimo oggi vince e Lauda non combina niente allora il divario si ridurrà a un punto e mezzo. Tutti sentono nell’ aria un odore di combine per salvare il neonato Gran Premio del Portogallo che il 21 ottobre chiuderà il mondiale. A chi diavolo interesserebbe un gran premio che non conta più nulla, che cancella ogni lotta? Direte: interessa ai portoghesi. E questo è senz’ altro vero, ma il guaio è che il pubblico conta sempre meno nel futuro della Formula Uno. Contano invece gli sponsor il cui sogno un po’ agitato in questo momento pullula di gran premi americani mentre poi in realtà gli americani recalcitrano e della Formula Uno, nonostante i molti esperimenti fatti, sembra che non ne vogliano sapere più di tanto. Sono arrivati, invece, in visita ufficiale su questo circuito gli industriali cinesi dell’ automobile. Una numerosa delegazione che ha preso appunti, ha fotografato, ha guardato e toccato tutto. Ma prima che la Cina possa diventare interessante per questo “circo” passeranno forse troppi anni. Le prove di ieri sono state però interessanti per un altro verso. Capita raramente in questi luoghi miracolati delle corse che piova sempre, in genere il buon Dio l’acqua gliela manda a sprazzi. Ieri sul bagnato a velocità di 40 chilometri ora inferiori a quelle dell’ altro ieri sull’ asciutto, si è visto chiaramente chi sono coloro capaci di dargli dentro. E ancora una volta è venuto alla ribalta il bravo Elio De Angelis che quest’ anno non fa che meritarsi lodi. Nonostante Lauda e Prost fossero animati da una gran voglia di strafare, battendosi a vicenda per una posizione che nulla avrebbe influito sulla griglia, il buon Elio quando è uscito dai box ha sparato subito un 1.39 che ha lasciato tutti di stucco. Ma poi a ben frugare fra le pieghe dei tabulati che i computers sfornano in continuazione si scopre che De Angelis in tutta la giornata di ieri sotto la pioggia ha compiuto una quantità di giri pari quasi ad un intero gran premio. Insomma visto che i bollettini continuano a prevedere pioggia anche per oggi De Angelis e pochi altri hanno pensato bene di allenarsi a dovere per un’ intera corsa sotto l’ acqua. E in questo gruppetto c’ è da mettere anche quell’ altra persona seria che è Eddie Cheever del quale purtroppo finora si è sempre parlato solo per citare quanti motori e quanti turbo, povero lui, ha rotto. Ebbene Cheever è uno che ha sempre detto nelle vigilie piovigginose di desiderare ardentemente una corsa sotto l’acqua: e ieri infatti è stato il quinto miglior tempo sul bagnato dopo essere rimasto a lungo in testa. Tutto inutile però ai fini della griglia dove De Angelis per le noie dell’ altro ieri al turbo è addirittura 23° e Cheever 13°: ma se piove davvero questa volta qualcosa avranno da dire anche loro.


CARLO MARINCOVICH, Prove sul bagnato, Lauda non si muove, «La Repubblica», 7 ottobre 1984, p.32

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