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Il primo test con Brabham – “La Repubblica” 26 Novembre 1985

DE ANGELIS SUBITO VELOCE CON LA BRABHAM

“La Repubblica” 15-16-17 Maggio 1986

Quattro articoli del quotidiano nazionale “La Repubblica” sulla vicenda del Paul Ricard. Si ringrazia l’archivio storico del sito “repubblica.it”

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DE ANGELIS GRAVISSIMO

MARSIGLIA – Un volo improvviso a 270 all’ ora, una serie di giravolte nell’aria e il tonfo finale tra le fiamme. Questo l’impressionante incidente di cui è rimasto vittima ieri mattina nel circuito del Paul Ricard il pilota italiano della Brabham Elio De Angelis di 28 anni ricoverato in condizioni gravissime all’ ospedale di Marsiglia. De Angelis, sceso in pista alle 11, aveva compiuto alcuni giri senza segnalare difficoltà ai tecnici della scuderia. Un quarto d’ora dopo, alla curva della “Vetreria”, una S subito dopo il traguardo, il tragico volo che così è stato ricostruito dall’unico testimone presente, il giornalista canadese Christian Tortora. “All’improvviso ho visto la macchina decollare e dopo un volo di circa 200 metri andare a picchiare sul guard rail, rimbalzare di nuovo in aria per finire sull’asfalto rovesciata una cinquantina di metri più in là”. “I primi a fermarsi subito – continua Tortora – sono stati Prost, Laffite, Jones e Rosberg che scesi dalle loro vetture con gli estintori in mano li hanno scaricati sulla macchina di Elio in fiamme. De Angelis era intrappolato sotto la carcassa. Prost non ha esitato a tuffarsi tra le fiamme per cercare di tirare fuori Elio, ma non c’era niente da fare. Mentre i piloti andavano in cerca di altri estintori per domare il rogo, il serbatoio di carburante della Brabham è esploso appiccando il fuoco perfino ad un pino che costeggia il circuito in quel punto. Quando sono arrivati i soccorsi e finalmente l’incendio è stato spento, tutti hanno cercato di tirare fuori il pilota, dopo aver raddrizzato la vettura ma c’è voluto molto tempo”. “Il medico ha subito sentito il polso di Elio – continua Tortora – e ha detto “è finita” aggiungendo poi “tentiamo il tutto per tutto”. Continua a leggere “La Repubblica” 15-16-17 Maggio 1986

Ricordo a venti anni dalla scomparsa – “Corriere della Sera” – 16 Maggio 2006

Vent’ anni fa, il 15 maggio 1986, moriva all’ospedale di Marsiglia Elio de Angelis, vittima, il giorno prima, di un tremendo incidente al Castellet mentre stava collaudando una Brabham, verso l’ora solitamente concessa al pranzo. Il distacco dell’alettone posteriore faceva impazzire la monoposto che si avvitava per aria e poi cappottava sei o sette volte finendo la corsa contro le barriere, 250 metri più avanti. Quando Elio ricevette i primi soccorsi era già in condizioni critiche. Nonostante la speranza di un miracolo, il giorno dopo Elio de Angelis cessava di vivere, come un matador ucciso da un toro d’acciaio. Aveva 28 anni, aveva corso con Shadow, Lotus e Brabham, aveva vinto due Gran premi (Austria e Imola), aveva conquistato tre pole position. Era stato certamente un gran pilota ma, più ancora, un grandissimo personaggio: un ragazzo serio, posato, un «professionista di grandi qualità – come ebbe occasione di scrivere allora, sul Corriere della Sera, Luca di Montezemolo – che ha pagato con la vita la mancanza di professionalità che spesso accompagna lo sport forse più pericoloso del mondo». Figlio di Giulio de Angelis, campione della motonautica salito alla ribalta non solo per le sue vittorie iridate ma anche perché vittima di un rapimento, Elio si era messo subito in evidenza con la Formula 3. Girava l’Europa col jet del padre, ospitando a bordo i suoi due grandi amici, Nelson Piquet e Piercarlo Ghinzani. Vinse, Elio, il Gp della Lotteria a Monza: lui, miliardario, aveva dispensato i miliardi del concorso nazionale. Un bel titolo per le pagine sportive del Corriere. Mi vide un giorno, in Germania, e mi disse: «Sai che quel titolo non riesco a perdonartelo? Non mi va giù di essere definito un miliardario per i soldi di mio padre e non un pilota. Il patrimonio di famiglia ti può anche aiutare, ma per andare avanti ci vogliono le qualità. E tutto ciò che mio padre mi ha dato, io gliel’ho già restituito». Continua a leggere Ricordo a venti anni dalla scomparsa – “Corriere della Sera” – 16 Maggio 2006

“Paddock Uomini e Corse” Servizio RAI – La lettera di Ezio Zermiani

“Martedì 14 Maggio 1986, prove libere sul tracciato di Le Castellet. Muore Elio de Angelis.”

Lettera commemorativa del giornalista Ezio Zermiani scritta il giorno seguente alla morte del pilota per un servizio della RAI. Riproposto nella puntata del 14/05/2008 del programma “Paddock Uomini e Corse”, andato in onda sul canale televisivo Odeon TV.

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Ayrton Senna: “Il Paul Ricard non è abbastanza sicuro!”

Contributo di “Ayrton4ever” del forum f1forums.net

Testimonianza di Ayrton Senna tratta dal libro “Senna vero” tradotta da ‘Ayrton4ever’.

“Il giorno precedente l’incidente di Elio ho commesso un grosso errore. Avevo dei problemi alla macchina e prima di rientrare ai box ho percorso un giro molto lentamente e, guardandomi attorno, lungo la pista i servizi di sicurezza erano praticamente inesistenti. Ho visto un uomo con un estintore, uno solo, ma non mi sono preoccupato più di tanto. Ho pensato che quello del Ricard è un circuito molto lungo, con grandi spazi, e che, forse, il servizio di emergenza c’era, anche se dal mio abitacolo riusciva difficile vederlo. Continua a leggere Ayrton Senna: “Il Paul Ricard non è abbastanza sicuro!”