“Nigel Saves a Life!” — Grand Prix International n.29/1981

Nell’articolo, a firma di Pino Allievi, pubblicato su Autosport “Intervista – Elio de Angelis – Pino Allievi intervista la giovane riservata stella del Team Lotus”, la cui traduzione in italiano è stata riproposta in questo sito, vi è un passaggio in cui Elio de Angelis riporta alla memoria un episodio avvenuto all’inizio del 1981, il quale ha per protagonisti lui, Mansell e Peter Collins. Una fonte dell’epoca, la rivista Grand Prix International, riporta l’episodio attraverso una breve intervista a Nigel Mansell. Qui è offerta una traduzione in lingua italiana dell’originario testo, in inglese, riportato all’inizio.

Although the Hotel Inter-Continental in Rio de Janeiro has two excellent swimming pools, the surf on the nearby Gavéa beach proved to be too great a temptation for Lotus drivers Elio de Angelis and Nigel Mansell to resist. Together with their team manager Peter Collins, they decided on the Tuesday before Brazilian GP to take a swim in the Atlantic.

The three were lucky to survive the experience. No sooner had Collins stepped into the water than he was caught by the undertow and carried out 100 yards to sea. With ten foot waves breaking around him and over him, the Australian was very quickly in serious trouble. Without thought for himself, Lotus driver Nigel Mansell immediately went to the rescue. “Fortunately I am a reasonaby good swimmer,” said the 26 year-old Birmingham driver “but the conditions were very bad. Peter wasn’t strong enough to swim properly and we were being sucked under the surface by the currents. All I could do was to try and grab him and keep shouting to him not to give up”.

Before very long, de Angelis was also on the scene. “Unfortunately he just didn’t have the strenght to help,” said Nigel “and he had to get back to the beach”. Somehow, without any help, Mansell succeeded in getting a semi-conscious team manager back to dry land, where help was available to revive him.

But where was Elio? “He was still in the water,” said Mansell, who had to be restrained from going back. It was only with help from a hotel lifeguard that the Italian was eventually brought from the huge waves. For the remainder of the week, Team Lotus personnel understandably restricted their swimming to the hotel pool. “Nothing would persuade me ever to go back into the sea.” admitted Nigel as he relaxed with his wife Rosanne. “Someone told me after our escapade that as many as eight peopple a week are drowned on that bloody beach!


Nonostante l’Hotel Inter-Continental di Rio de Janeiro sia dotato di due eccelse piscine, fare del buon surf nella limitrofa spiaggia ‘Gavéa’ si è rivelata una tentazione troppo solleticante cui opporre resistenza per i piloti del Team Lotus, Elio de Angelis e Nigel Mansell. Assieme al loro direttore di squadra Peter Collins, hanno deciso di recarvisi il martedì precedente al gran premio, impegnandosi a rilassarsi con una nuotata nell’oceano Atlantico.

Il trio è stato molto favorito dalla fortuna, sopravvivendo, in senso letterale, all’esperienza. Non appena Collins si è avventurato nell’acqua, è stato trascinato via dalla corrente e scaraventato a circa cento yarde (ndr novanta metri circa), all’interno della distesa acquatica. Attorniato e sormontato da onde erigentesi a oltre dieci piedi (ndr tre metri circa), l’australiano si è ritrovato, di colpo, in serio pericolo di vita. Senza dilazione e remora alcuna per la propria incolumità, Nigel Mansell si è buttato immediatamente in acqua per tentare il salvataggio. “Fortunatamente a nuotare me la cavavo,” ha detto il ventiseienne di Birmingham “ma le condizioni erano realmente proibitive. Peter non aveva, ormai, più forze per affrontare degnamente quel genere di increspature e stavamo per essere risucchiati sotto la superficie dalle correnti. Tutto quello che era nelle mie possibilità di compiere era tentare di un disperato recupero, e afferrarlo e scuoterlo con le urla per evitare che perdesse i sensi o mollasse”.

Dopo non molto tempo, anche de Angelis si è ritrovato sulla scena. “Sfortunatamente non è riuscito ad avere il vigore necessario per dare un aiuto,” riferisce Mansell “e non ha potuto fare altro che tornare indietro sulla spiaggia”. In qualche modo, senza soccorso alcuno, l’inglese è riuscito a portare il semicosciente suo datore di lavoro sulla terra battuta, dove ha potuto ricevere l’assistenza necessaria ed essere rianimato.

Dove era Elio, a questo punto? “Si trovava ancora in acqua” a detta di Mansell, al quale era stato fortemente proibito di rituffarsi e tentare un secondo salvamento È stato solo con l’aiuto del personale di sicurezza, un bagnino, che l’italiano è stato tratto fuori dall’incombente pericolo delle maestose onde. Per tutto il resto della settimana, il personale della squadra Lotus ha, con ragionevolezza, relegato i propri bagni di piacere, confinandosi entro le piscine dell’hotel. “Niente potrebbe persuadermi a ritornare in quelle acque oceaniche” ha ammesso Mansell, mentre lo abbiamo colto in un attimo di relax con la moglie Rosanne. “Qualcuno mi ha riferito, dopo la nostra bravata, che almeno otto persone a settimana ci rimettono la pelle in quella dannata spiaggia!”


ANONYMOUS (1981), “Nigel Saves a Life”, Grand Prix International, no.29, pp.4-5

ANONIMO (Redazione di GPI), Nigel saves a life, «Grand Prix International», Vol. III, 1981, 29, pp.4-5